Salute
“Questa è casa mia. TERRA MIA. Lu Salento no, no se tocca”
Gli ulivi secolari che hanno trecento, quattrocento anni sembrano volti umani che lanciano grida al cielo. Sono testimoni e guardiani del tempo. Hanno una sapienza generazionale solida e forte, che rischia di essere eradicata per qualche bieco e semplice interesse. Continua a leggere
Taranto: emergenza sanitaria
Taranto: una città a cavallo tra Mar Grande e Mar Piccolo, conosciuta come “città dei due mari”, è una colonia della Magna Grecia, che conta 204.731 abitanti. E’ caratterizzata da un golfo che sa di storia, da coste pregiate e dalla cucina tipica a base di pesce. Ma, Taranto non è solo questo. Taranto è anche mortalità, inquinamento, malattia.
Taranto, infatti, è una delle città più inquinate dell’Europa occidentale per i veleni emessi dalle industrie del suo territorio, e con un tasso tumorale ben più alto rispetto alla media nazionale. È una guerra di numeri, dietro la cui freddezza ci sono uomini e storie.
“Indagini ambientali ed epidemiologiche hanno documentato una compromissione dell’ambiente e dello stato di salute dei residenti. Sono stati osservati eccessi di mortalità, a livello comunale, per malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e per diverse sedi tumorali”. (Roberta Pirastu et all., Ambiente e salute a Taranto: studi epidemiologici e indicazioni di sanità pubblica, Epidemiol. Prev., novembre-dicembre 2012, pp. 305-320).
L’aggiornamento dei dati di mortalità del Progetto SENTIERI (2003 – 2009), l’analisi dei trend temporali della mortalità (1980-2008) e l’analisi dell’incidenza oncologica, hanno confermato un quadro sanitario compromesso per i residenti in Taranto e, tra questi, in particolare per i bambini. I dati riconoscono, inoltre, un nesso sospetto, ma non accertato, di causalità con le emissioni degli stabilimenti di Taranto ad esempio l’Ilva, la quale secondo Liliana Cori, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, emette fino a 8-9 nanogrammi (milionesimi di milligrammo) di diossina per metro cubo. Sembra, però, che, ultimamente, ci si stia muovendo in avanti. Infatti, il 13 marzo 2015, è stato spento l’altoforno 5, che garantisce circa il 40% della produzione di ghisa, per permettere la ristrutturazione dell’impianto in base alle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA).
Una domanda a questo punto sorge spontanea: si può uscire dall’inquinamento?
“Caro padrone dell’ILVA, vorrei che le fabbriche non inquinassero molto, perché questo provoca tante malattie e sofferenze. Anche i bambini che sono allergici, respirando tutto quel fumo delle fabbriche, stanno male. Caro padrone pensa alla città di Taranto e al futuro di tutti noi. Costruiamo oggi un mondo migliore pieno di verde e senza inquinamento”: questa è la risposta di un bambino di Taranto alla lotta contro l’inquinamento della città. Semplici parole che fanno riflettere sulla voglia che c’è di cambiare, di creare un mondo migliore e, soprattutto, sano. Bisogna far prevalere il diritto alla salute, bisogna pensare ai giovani, che saranno gli adulti del futuro e farli vivere in una città per lo meno dignitosa.
Serena Maggi III E scientifico
Differenze nord e sud Italia. Perché non utilizzare un Hospice?
La sanità può essere definita l’essenza di divari sociali e geografici.
E’ noto, tuttavia, che il divario tra nord e sud Italia è abissale, soprattutto per quanto riguarda la sanità.
Il primo dato che salta agli occhi è legato al costo del personale. La Sicilia, per esempio, evidenzia un numero di medici ogni dieci posti letto che è il doppio di quelli utilizzati in Friuli Venezia Giulia.
Il gioco: un suicidio senza morte
Il gioco d’azzardo è un sistema in cui un giocatore sceglie di impegnarsi in un conflitto artificiale, che, però, con il tempo, può sfociare in una grave patologia, la ludopatia, sempre più diffusa nel nostro Paese. A tal proposito, Luciano, uomo di 45 anni, ci racconta la sua esperienza da ex-giocatore d’azzardo e di come ha affrontato questa malattia. Continua a leggere
Uniti per la salute: Fruit Day
Che cos’è il fruit day? Qual è lo scopo di questo progetto? Perché proprio la frutta? Sono queste le domande che ognuno di noi si è posto oggi, 27 Gennaio, nelle scuole superiori di Grottaglie. La frutta è sicuramente l’alimento più completo, per una colazione adeguata, perché è una fonte di vitamine. Continua a leggere