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Real Madrid – Juventus
“La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno”
“La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno”
Le parole del drammaturgo francese Francis De Croisset (1877-1937), che sembrano così banali agli occhi di chi non considera la lettura un bene prezioso, sono in realtà piene di significato. Al giorno d’oggi la lettura è considerata una perdita di tempo, soprattutto tra i teenegers, che preferiscono guardare film o sprecare il loro tempo libero giocando ai videogiochi piuttosto che sedersi davanti a un focolare o in un vasto prato (paradiso per i lettori accaniti) con un bel libro in mano, immergersi in un mondo nel quale solo chi sta leggendo può farne parte e vivere un’altra vita … ma questo la maggior parte dei nostri coetanei non riesce a capirlo. La lettura è un’arte che arricchisce la gente non solo culturalmente (perché aiuta a sviluppare il linguaggio e migliora il proprio modo di parlare) ma stimola anche la fantasia, dà sempre nuovi insegnamenti, permette di viaggiare e di abitare in luoghi diversi (reali o fantastici che siano), fa provare ogni volta un’esperienza diversa e permette di mettere a confronto il proprio carattere e la propria cultura con quelle di ogni singolo personaggio. La lettura regala sogni, esperienze, saggezza e solo chi legge impara a conoscere il mondo.
POESIA di Francesco Stefani per le giovani vittime della camorra
STORIE DI COLPEVOLI INNOCENTI
Ragazzi senza volto
che in comune hanno una storia.
Posano la penna
per impugnare una pistola.
Cresciuti senza genitori
ma col mito del denaro,
fanno affari con i grandi
in un sistema ladro.
In due sul motorino
bruciano le tappe,
il primo colpo taglia l’aria
e il secondo sparge sangue.
Dove non c’è scelta.
Dove non c’è via d’uscita.
Prendi ciò che ti viene offerto
al costo di rimetterci la vita.
Non conosco i loro nomi,
non ho mai incrociato i loro sguardi.
Alcuni escono dal gioco
mentre per altri è troppo tardi.
Rinchiusi in un quartiere
dove ogni speranza è persa,
non c’è finzione televisiva
quando una vita si pezza.
FRANCESCO STEFANI della 4 A Scienze Umane
Scoperte che cambiano la vita: VIA LIBERA AI CIOCCO MANIACI…
L’estate è alle porte, niente paura per i ciocco maniaci. La notizia giunge direttamente dall’università di Detroit, dove il professor Malek, con le sue scoperte, ha alleviato le preoccupazioni di coloro che temono l’attesissima prova costume.
Taranto Libera.
Il Primo Maggio non si festeggia e basta. Il Primo Maggio è un giorno di lotta, lotta per sentirsi liberi.
In questo giorno non andiamo a scuola e neppure si lavora, ma questo non significa che ci si rilassa perché, soprattutto, noi ragazzi e non, andiamo ai concerti e questa volta devo dire, finalmente a Taranto. Si, la nostra città le ha cantate e le ha suonate a tutti le parole per la libertà. Lottiamo per quelli che sono i nostri diritti, per ciò che ci spetta, per i nostri sogni, quelli di un posto migliore, perché non vogliamo un futuro già distrutto che si sgretola ancora prima di essere costruito. Continua a leggere
Boxe: un nuovo incontro del secolo
Nella cultura sportiva occidentale del nostro tempo, un ambiente molto considerato è senza dubbio quello pugilistico. Chi può dimenticare gli anni d’oro di Halì e Marciano, che con le loro sorprendenti abilità hanno sorpreso tutto il mondo? Continua a leggere
Uno per tutti, tutti per uno
”La danza è disciplina, impegno e sacrificio ma è anche gioia. In realtà dietro alla rigidità si nasconde un mondo fatto di energia, di movimento e di forza. L’impegno è fondamentale per chi segue quest’arte, perché senza l’impegno non si raggiunge alcun risultato.”
È questo ciò che hanno dimostrato le ragazze, che facendo affidamento alla sola fantasia, hanno creato coreografie originali e diverse fra loro. Tutto è stato studiato nei minimi particolari: dai passi all’abbigliamento, dal make-up all’hair-style. Continua a leggere
NEL MONDO CHIARO E OSCURO DI AGRESTI
La settimana della cultura del nostro liceo (13-18 Aprile 2015)si è conclusa con l’autore Giovanni Agresti ed il suo libro “L’amore di lontano”.
L’evento è iniziato con la presentazione dei lavori realizzati da parte di alcuni alunni: video, cartelloni, insieme a riflessioni e quesiti sul significato del suo primo ed unico romanzo. Unico, perché egli, in realtà, è un docente universitario di “Lingue e Storia della lingua francese” e ha sempre scritto di linguistica europea e mediterranea.
Il dolore… un’ occasione per rinascere
Il dolore è una condizione dell’animo che colpisce ogni persona. Esso può essere generato da una grave perdita, un malessere fisico o un amore non corrisposto. Il dolore provoca inevitabilmente la sofferenza; molte volte, si tende a mascherare questa emozione, poiché il dolore è considerato qualcosa di negativo. I più forti riescono a convivere con la sofferenza rifugiandosi in qualcosa che renda apparentemente felici. In pochi tendono ad analizzare le cause e forse cercano di combatterlo, semplicemente reagendo. Leopardi, autore dell’800, è considerato il pessimista per eccellenza. Egli, infatti, ha vissuto un’esistenza ubriacandosi di dolore. I suoi componimenti poetici rispecchiano a pieno l’animo di coloro che soffrono; possono essere di consolazione, di aiuto o spunto di riflessione. Per Giacomo, il dolore non ha cause, ma fa parte della vita di ognuno di noi. Dunque, non esiste una vita possibile nella serenità; la natura ha deciso questo per gli uomini, che non esercitano alcun diritto sulla propria esistenza.
La natura, che dona la vita a tutti gli esseri è “matrigna” in quanto è causa di sofferenza. Spesso, il dolore individuale diventa immagine del dolore universale che riguarda non solo gli esseri umani, ma la natura stessa.
Il dolore ha dato a l’autore ottocentesco la capacità di comprensione del mondo; diventa, per questo, un’esperienza necessaria per gli esseri umani. Esso, infatti, mostra il volto effettivo dell’essere umano. La sofferenza è uno stato d’animo, quindi, una sensazione interna del nostro io attraverso la quale evadiamo dal mondo.
Il dolore è anche una via d’accesso alla profondità e alla problematicità. Leopardi, in una delle sue ultime poesie, “La Ginestra”, ci ha fornito l’esempio di come dal dolore si possa rinascere; infatti, egli paragona il malessere dell’uomo alla pianta della ginestra che, attraversata dalla lava del Vesuvio, muore, per poi rinascere ancora più forte e bella. Attraverso l’esperienza del dolore, quindi, possiamo toccare la realtà e uscirne diventando più sicuri nell’ affrontare le avversità della vita.
Michela Quarta, Alessia Grottoli