“Deeds, not words”: “Gesta, non parole”

foto emancipazione della donna

Era questo il motto dell’associazione femminista Women’s Social and Political Union fondato nel 1903 dalla leader delle suffragette Emmeline Pankhurst. Ciò che chiedevano era il suffragio sia per le donne sposate che per quelle senza marito; questa era solo una delle tante richieste delle donne dell’epoca, poiché allora la figura femminile era considerata inferiore all’uomo e di conseguenza, non aveva alcuna libertà e alcun diritto, solo doveri: ad esempio, solo per la donna era reato l’adulterio, punito in casi estremi con la pena di morte, che solo nel 1968 cessò di essere previsto come fattispecie di reato. Questa fu una delle tante leggi emanate nel XX secolo a favore della donna:

  • Nel 1945-1946 la donna acquisisce il diritto di voto attivo e passivo;
  • Nel 1950 viene introdotta la legge che vieta il licenziamento della donna-madre fino al primo anno del bambino e introduce il trattamento economico dopo il parto;
  • Nel 1956 viene introdotta la legge sulla parità retributiva tra uomo e donna;
  • Nel 1963 si dichiarano nulle le “clausole di nubilato” che la donna era costretta a firmare in precedenza. Inoltre dal 1963 si consente alla donna pieno accesso a tutte le professioni e a tutti gli impieghi pubblici;
  • Nel 1970 su richiesta delle donne viene legalizzato l’aborto alle Hawaii;
  • Nel 1975 viene introdotta la legge che stabilisce la parità tra i coniugi e fu consentito alla donna di utilizzare il proprio cognome, in tal modo la donna inizia ad acquisire una propria identità.

Precedentemente a tutte queste leggi la donna, in molte parti del mondo, non era padrona nemmeno del proprio amore, difatti era la famiglia che sceglieva con chi doveva sposarsi la figlia. Ciò oggigiorno è incomprensibile ma, anche nell’antichità, alcuni (come i filosofi) lo ritenevano sbagliato. Tra questi vi fu Aristofane nel Simposio, famoso dialogo platonico, a raccontarci dell’amore giusto e vero che si contrapponeva a quello convenzionale e programmato dell’epoca: egli ci riporta il mito degli “uomini palla” in cui i protagonisti sono degli androgeni (ossia esseri che possedevano sia un aspetto femminile che maschile). Possedevano una forza tale da opporsi persino agli dei. Zeus, per punirli, divise la parte femminile da quella maschile. Da quel momento ogni parte sentì l’esigenza di ricongiungersi con la sua metà.

L’amore programmato, nel corso del tempo fino al XXI secolo, si è trasformato nell’amore vero raccontatoci da Platone, purtroppo in alcuni casi è oscurato da ossessione e possessione che a volte si trasformano in violenza fisica e psicologica, generalmente da parte dell’uomo verso la donna.

Anche in questo caso è intervenuta la legge prevedendo nel 1996 la fattispecie di reato della violenza sessuale verso il partner e nel 2009 il reato di stalking.

Claudia Lupo

Federica Matichecchia

Alessia Pizzoleo

3 A linguistico Liceo Moscati

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