È con piacere che rivolgo il mio saluto di benvenuto alla redazione de “La Mosca del Moscati”, il giornalino del Liceo che da più di un anno dirigo con crescente soddisfazione.
Non ho usato casualmente quest’ultimo termine.
Ciascuno di noi può svolgere il proprio lavoro con professionalità, precisione, correttezza, impegno.
Valori che certamente conferiscono qualità agli esiti del nostro agire e che, se diffusi, si tradurrebbero in un immediato vantaggio produttivo e procedurale per tutti noi.
Parlo, tuttavia, di “soddisfazione” cercando di trasmettere a tutti voi ciò che già, ne sono certa, osservate e assorbite dai docenti che vi accompagnano in questo percorso: la passione, il coinvolgimento, l’amore per ciò che si fa che si traduce in valore aggiunto tale da rendere, inevitabilmente, superiore il prodotto.
Svolgere il proprio lavoro come se si coltivasse un hobby non sminuisce affatto la qualità di ciò che si produce, anzi. A mio parere la potenzia.
Solo la passione, la voglia di raggiungere un obiettivo e di raggiungerlo nel più efficace dei modi ci supporta e ci aiuta a superare la stanchezza, la delusione, le regressioni con cui pure dobbiamo fare i conti, quasi fisiologicamente, nella nostra vita.
Ecco questo vi auguro (… e non solo come redattori della nostra “Mosca”): con le parole che chiedo in prestito ad Eugenio Scalfari e che, sono certa, vi sosterranno nello scrivere, ma anche nello scegliere e nel selezionare ciò su cui vorrete pubblicamente riflettere:
«Vivetela bene la vostra piccola vita perché è la sola e quindi immensa ricchezza di cui disponete. Non dilapidatela, non difendetela con avarizia, non gettatela via oltre l’ostacolo. Vivetela con intensa passione, con speranza e allegria».
Vivete, scrivete, commentate e riflettete con speranza e allegria.
Anna Sturino
