Mamma amabile, indaffarata e a volte un po’ severa

gioielli-la-festa-della-mamma-cicala “Una madre è una persona che vedendo che ci sono solo quattro pezzi di torta per cinque persone, prontamente annuncia che non le sono mai piaciute le torte” (Tenneva Jordan).

10 maggio 2015: festa della mamma.  Quanta attenzione riserviamo per la nostra mamma? Le origini della festa della mamma sono molto antiche. Fu festeggiata per la prima volta dai greci e dai romani. Però la festa della mamma, come la conosciamo noi, è nata in America nel 1907. Oltre agli Stati Uniti questa ricorrenza è stata adottata anche da Danimarca, Finlandia, Turchia, Australia e Belgio. In Norvegia viene celebrata la seconda domenica di febbraio, in Argentina la seconda di ottobre; in Francia la festa della mamma cade l’ultima domenica di maggio, in Italia, invece, si festeggia la seconda domenica di maggio, proprio come negli Stati Uniti. Ormai la festa della mamma è diffusa in quasi tutto il mondo e i figli sono soliti regalare loro dei fiori, bigliettini, profumi per manifestare loro il proprio amore e la propria riconoscenza. Perciò si crea il problema di scegliere il regalo da fare alla propria mamma. A scuola i bambini imparano poesie da recitare poi a casa alle mamme. È una festa piena d’amore che si festeggia in gran parte del pianeta per ricordare il grande ruolo che le madri hanno nella società. Ma in questo giorno, in cui le mamme sono circondate di amore, affetto e piccole attenzioni, si dovrebbe anche riflettere sulla figura ed il ruolo della “mamma” nella nostra società. Una società all’interno della quale sono soprattutto le donne a sopportare il carico del lavoro di cura che la nascita di un figlio comporta. Se facciamo un paragone tra le donne italiane e quelle straniere, ci accorgiamo che nel nostro paese devono lavorare molto più delle loro colleghe americane ed europee, dal momento che oltre al lavoro esterno, svolgono quasi interamente da sole i lavori domestici. D’altronde c’è da dire che soltanto una donna, e una mamma, può avere la forza di fare tutto questo. Senza voler scadere in inutile retorica, e ricordando che non si tratta di femminismo, c’è da considerare l’enorme valore che oggi ha la donna: figlia, madre, moglie, amica, amante e anche professionista. Dovremmo ricordarlo sempre, non soltanto in questo giorno di festa. Dovremmo soffermarci sul rapporto con lei, valorizzarlo e capire che la mamma non ha bisogno di regali, ma soprattutto di affetto. Possiamo fare molto di più: possiamo ricordarci ogni giorno, tutti i giorni, quanto ci ama e per questo ripagarla sempre con infinito affetto. Lei che ci ha dato la vita, che non dovrebbe mai togliercela (anche se non sempre è così) perché la nostra vita è più importante della sua, perché ci ama più di tutti. Un amore incondizionato. La mamma, però, non si presenta sempre come la persona “rosea”, dolce, brava, gentile, buona, piena d’amore, neanche di una super donna capace di fare tutto, coraggiosa, senza limiti ma il più delle volte e soprattutto durante la fase dell’adolescenza dei propri figli entra in contrasto con essi. Risulta, perciò, impaziente, piuttosto protettiva però questo atteggiamento non è compreso o interpretato male, risultando pesante e ossessivo.

Nelle sue sfaccettature, nonostante alcune volte non ci vada bene, la mamma è una sola, unica e insostituibile. Amiamola e apprezziamola sempre!

 

Maria Semeraro 3E

Serena Maggi 3E

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